lunedì 28 maggio 2012

DONA ORA: Videodocumentario - la voce dell'autore



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Prima di andare in Camerun a conoscere la “Casa Famiglia Franco”, mi sono attrezzato per girare un film in quel luogo. Capivo che, tra le altre necessità, c’era anche far conoscere quella realtà alle tante persone che direttamente o indirettamente sono interessate a vedere come stanno le cose, a toccare con mano, a rendersi conto della vita dei 23 bambini ospitati. C’era bisogno di documentare il quotidiano, le difficoltà, le condizioni. Perciò mi sono armato di telecamera e, dal momento dell’arrivo, ho filmato da dilettante tutto quello che ritenevo utile ed interessante: a partire dal momento in cui la Casa si sveglia alle prime luci dell’alba, fino a quello in cui ci si dà la buonanotte e si torna a dormire, vestiti, su materassi che somigliano più a pagliericci, ammassati in otto su due letti a castello, in stanze anguste e con larghi squarci sul soffitto. Ho girato scene di vita quotidiana di una ora e mezza, sapendo che ne avrei dovuto ricavare un film di una quindicina di minuti, dando una immagine completa di ogni momento del giorno e delle tante attività che vi si svolgono. Ho fatto interviste, mostrato la Casa, l’ambiente e gli ambienti circostanti, spiegato come si svolge una giornata normale, ed una straordinaria come quella nella quale abbiamo battezzato Francesca ed altri tre ragazzi, e fatto La Comunione ad altri sei. Tutto ciò si può vedere nel film che il mio amico Mauro ha saputo montare con tanta abilità, pazienza e partecipazione emotiva, mettendo in sequenza le scene, secondo una scansione ed una idea che avevo in mente già programmata, facendo parlare Barbara come bella voce fuori campo su un testo da me scritto pedagogicamente, aggiungendo musica evocativa della cultura e della storia che si stava raccontando. Credo che il film sia riuscito bene, non ci si annoia a vederlo, mostra la realtà nuda e cruda senza fare appello ad un facile pietismo, consente di capire bene le difficoltà della vita di tutte le persone della Casa Famiglia, e la necessità di aiutarle a stare meglio. Ho pubblicato il film su facebook e youtube, e spero che Fabio possa metterlo nel sito di Cicacam.com perché lo vedano quante più persone è possibile, e si facciano coinvolgere nel sostenere queste necessità e questo progetto, con aiuti personali o iniziative di altro genere, pubbliche, private, istituzionali. Stiamo raggiungendo un primo risultato importante: la Cooperativa Il Grillo, che gestisce la piscina comunale di Civitanova M., oltre ad adottare la Casa Famiglia per un anno, viste le immagini della carenza di acqua, ha deciso di adoperarsi per realizzare un pozzo e un approvvigionamento di acqua potabile per tutta la Casa. Il film documenta chiaramente anche la necessità di ristrutturare materialmente la Casa: serve coprire il tetto, fare una cucina esterna coperta, bagni più dignitosi, una leggera recinzione, tutto in legno, possibilmente, sostenibile, poco costoso. Era proprio questo lo scopo del film: documentare per mobilitare, per coinvolgere le persone di buona volontà, per risolvere i problemi di una sussistenza che resterà difficile ma migliore. Poco a poco, le coscienze si risvegliano e abbiamo la speranza di raggiungere l’obiettivo, anche grazie ad un semplice ed accorato filmato.

Giancarlo Giulietti

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